martedì 13 aprile 2010

Deliri a 5 stelle.

Beppe Grillo da anni muove e smuove centiaia di migliaia di persone con le sue osservazioni, le sue indagini e più in generale con la sua satira.
La satira, soprattutto in Italia, si rivolge in particolare alla politica, ed il comico satirico deve fare un grosso lavoro di equilibrio, per non sconfinare nella propaganda o nel dibattito politico.
Diciamo che questa è la teoria, perchè effettivamente i vari satiri, quali Luttazzi, e la Guzzanti (li adoro entrambi sottolineo), alla fin fine la linea l'hanno sempre superata, anche se per lo più a battute (soprattutto Luttazzi).
Grillo ha invece lentamente ceduto alle invocazioni di un popolo che vedeva in questa sua apparente onniscenza del malcostume italico, il miraggio di un faro, e con esso la speranza di trovare finalmente una rotta verso "L'Italia promessa", quell'Italia che abbiamo sempre sognato e che, forse, non abbiamo mai avuto.
Grillo ha avuto molti meriti, tra cui ricordo la previsione del crack parmalat e di altri scandali che hanno colpito il paese negli anni.
Ha avuto il merito di smuovere talmente gli animi da fare quello che nessuno, praticamente dagli anni settanta, era più riuscito a far fare ad un italiano senza mettergli le mani nei portafogli: ha fatto alzare il culo ad un sacco di gente, e le ha spinte e carcare una strada per cambiare le cose.
Chapeau caro Grillo.
Ciò che però mi lascia perplesso, è che una volta che scegli di passare da comico satirico a ispiratore politico, non mi pare serio iniziare a saltare da una parte all'altra del confine come un bambino che gioca a campana.
Giusto Sabato, trovo sul suo mitico Blog questo articolo...
Ero andato sul suo blog per trovare nuove ispirazioni, spunti, per conoscere meglio questo movimento 5 stelle... e mi sono trovato con una enorme doccia fredda.
Un tripudio di qualunquismo, luoghi comuni, slogan e disinformazione sociale e storica.
Ho pensato ad un pesce d'aprile, per ulteriore scherzo postato con qualche giorno di ritardo, ma l'ho escluso.
L'unica altra spiegazione che mi è venuta è stata un attacco di alzheimer.
Va bene fare provocazioni, va bene esagerare i fatti, ma spacciare un mucchio di balle e deliri per una "propaganda" del movimento 5 stelle, francamente mi pare una cosa da far fuggire a gambe levate il più fedele tra i suoi supporters.
Ed infatti cosa trovo tra i numerosi commenti? Il più completo appoggio, seppur spesso con argomantazioni sconclusionate e spesso completamente fuori tema, con l'eccezione di un giornalista del corriere, che cordialmente invita ad intervenire sull'articolo da lui pubblicato in proposito.
Lì potete trovare epresso ciò che io pure penso, ma scritto molto meglio di come saprei farlo io e con dei riferimenti bibliografici, a cui io francamente non potrei arrivare.
Quindi perchè questo post se c'è già qualcuno che ha controbattuto come si deve al post delirante di Grillo?
Perchè più del contenuto, quello che allarma e ferisce è il contesto.
Laddove la gente cerca la speranza del cambiamento, la forza dell'indignazione, lo spunto per fare veramente qualcosa, come si può buttare simili secchiate di fango e rovinare un così bel quadro?
Di movimenti popolari, in questi tempi di crescente sfiducia verso una politica sempre più lontana dai cittadini, ne stanno spuntando come funghi, ma sono quasi tutti poveri di strutture ideologiche forti, al posto dei programmi mettono slogan popolari.
Meno tasse, più lavoro, meno parlamentari, più ricerca, niente più politici corrotti... manca solo più pilu per tutti ed avremmo fatto l'en plein.
Certo alcune cose sono plausibili, ma non tutto ciò che vorremmo si può ottenere con un semplice colpo di spugna.
Ebbene, in questo piccolo marasma di movimenti, solo il movimento 5 stelle ha saputo distinguersi grazie alla voce di Grillo... ma proprio la sua voce, se non opportunamente moderata e ripulita da deliri da demenza senile potrebbe riportarlo a confondersi nel marasma, lasciandoci orfani di un'altra, tenue speranza.


PS: ciò non toglie, che con il giusto senso critico, il blog di Beppe Grillo può essere una preziosa fonte di contro disinformazione.

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